Questa è una storia di passione e di bellezza, di Calabria e di universo, di colori e di natura.
Questa è una storia che nasce da un tempo remoto – qui sorgevano templi arcaici, terme romane, grange e monasteri medievali – una storia che vive di contemporaneità – da qui sono passati grandi artisti e hanno creato le loro opere – una storia che guarda al futuro. E’ un cantiere-laboratorio che non finirà mai, come non finisce la luce, la fantasia, il vento, l’arte. Nik:“Fu d’idea di produrre Le armonie universali, ove forme, colori, energia sono parti tridimensionali di elementi che compongono un tutto; acqua, aria, fuoco raffiguranti entro geometrie e branche spaziosi e frammentarie cosmico-terrestri.” La storia di Musaba solo Nik Spatari e Hiske Maas possono raccontarla, perché sono loro che l’hanno inventata, sognata, progettata, costruita giorno dopo giorno, alimentata di sogni e di fatica.
Nik e Hiske. Lui è calabrese, lei è olandese. Così vicini e così lontani. Così diversi e così simili. Sono una coppia da cinquant’anni, da quando, insieme hanno scelto di vivere qui, a Santa Barbara, un pianoro che guarda al mar Jonio, nel cuore antico della Locride. Era sepolto dai rovi e dalla dimenticanza e l’hanno fatto diventare Musaba, l’unico museo all’aperto calabrese, uno dei pochi in Europa che è anche laboratorio di sperimentazione artistica e di tutela del paesaggio. Pittore, scultore, architetto lui: un talento precoce e irresistibile, un autodidatta che si è nutrito della frequentazione e della collaborazione coi grandi del Novecento, da Picasso a Le Corbusier, da Jean Cocteau a Max Ernst; responsabile della realizzazione e della comunicazione lei. E artista per vocazione e formazione.
Riavvolgendo il nastro della memoria, Hiske rivisita la sua avventura esistenziale attraverso una singolare unità di misura. “La mia storia personale è legata all’arte. Sono nata in una bellissima ex fattoria del 1600, e ricordo bene, fin da piccolissima il mio andar controcorrente. Cresciuta in una famiglia sportiva (vela e hockey) ero assai libera ma presto avvertivo la necessità di uscire dalla prospettiva di figlia di famiglia facoltosa; prima l’università poi matrimonio bene.