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1969 – 2007: Il ritorno alle origini
E’ nel pieno della sua forza espressiva. Il suo interesse per l’architettura e la voglia di sperimentare hanno bisogno di grandi spazi, di paesaggi forti, di colori mediterranei. Il luogo della sua infanzia diventa la terra promessa, il luogo del ritorno, forse del sogno. La scelta è sofferta e difficile. Avviene gradualmente. E intanto lavora spesso rapportandosi ad ambienti architettonici: mosaici, sculture, murales, affreschi, dove l’elemento uomo è sempre fortemente dominante. Nel 1969 Nik e Hiske approdano a Santa Barbara nella Vallata del Torbido, a pochi chilometri dal paese di Mammola, dove è nato. Lì scoprono una grangia certosina del X secolo ormai completamente in rovina dove avviano il recupero e la trasfigurazione dell’antico insediamento in un parco museo scuola laboratorio. E’ un’avventura pionieristica, in un Sud affascinante e aggressivo, primitivo e ostile, ma il loro obiettivo non si ferma. Paradossalmente è Hiske, la compagna olandese, a far da puntello intelligente e a supportare Nik nella realizzazione del progetto. Santa Barbara nasce tra i rovi e gli sterpi sostenuta dall’apporto di volontari, ma ostacolata da difficoltà burocratiche. L’artista-architetto lotta con la determinazione che solo la fede nell’arte e nella sua funzione catartica e liberatoria riesce ad imprimere.
Gran parte delle sue energie viene catalizzata da MuSaBa. Incontri, stages, progetti e opere artistiche architettoniche ambientali. Nel 1973 Nik ed Hiske inventano la manifestazione “Struttura Ambiente” che sarà una delle principali caratteristiche della storia di MuSaBa. L’idea è di valorizzare il territorio e l’ambiente attraverso la scultura-struttura. E’ il principale esecutore delle opere monumentali progettate da artisti di tutto il mondo per il nascente Parco d’Arte. L’abilità artistico-architettonica e tecnica consentono a Spatari di trasformare disegni e plastici in opere monumentali strutturali (realizzate con materiali “poveri”) di grande bellezza e in perfetta sintonia con l’ambiente circostante.
Organizzano a MuSaBa con Pierre Restany un incontro internazionale sul rapporto fra arte, architettura e ambiente, con la partecipazione dei più importanti artisti contemporanei.
Coinvolge Zevi, Bonito Oliva, Gallo, Portoghesi, Burri, Schifano, Rotella. Partecipa  alla X Quadriennale di Roma e poi  tiene personali a Toronto, Montreal, Amsterdam, Londra, Bruxelles, Kopenhagen, Zurigo, Ginevra, Venezia, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Palermo.
Dalle vernici allo smalto passa al nitro, più aderente alla tecnica delle fratture materiche e ai nuovi  soggetti: è il periodo della serie di grandi tele “Cavalieri extraterrestri” e “donne-idolo” della mitologia sumerica.