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Il monumentale mosaico

 

Mille metri quadrati in progress sulle mura esterne e del chiostro. Nasce dall’impegno progettuale di Spatari e si ispira a un suo studio-sintesi recentemente raccolto nella pubblicazione “L’enigma delle Arti Asittite nella Calabria ultramediterranea”, da cui trae immagini, scene e simboli che interessano la striscia storica dell’evoluzione delle arti mediterranee, da quella Camuna (5000 a.C.) al Paleocristianesimo (200 d.C.) e fino alle arti contemporanee (da Antonello da Messina a Picasso).
Quanto concepito da Spatari renderà la struttura non solo un moderno complesso polifunzionale ma contemporaneamente un’imponente opera d’arte, un tributo alla storia dell’arte di tutti i tempi.I mosaici, dalla tecnica decisamente innovativa, ai quali contribuiscono centinaia di studenti di Università e di Accademie di Belle Arti internazionali, diventano così il film che interessa una storia plurimillenaria.
Colore
L’architettura è concepita in un equilibrio interno che rivela la necessità del colore come formulazione più alta e completa.
Ad ogni colore utilizzato per la copertura della Foresteria e la Rosa dei Venti, all’interno di geometrie rigorose che conducono alle composizioni dimensionali, si accompagna una simbologia definita a priori. I colori complementari svolgono una funzione primaria: i colori, cioè, quale risultato di comunicazione visiva meditata e percezione reale, contrapposto ai colori della realtà che il disegno rappresenta.
L’immagine dello spazio è percepita attraverso i colori forti, ispirato alla teoria spatariana dei colori complementari utilizzati dall’artista nelle sue realizzazioni architettoniche, pittoriche, scultoree e musive.

Un persistente esprit de geometrie Pitagorica controlla il movimento delle tessere nell’orditura della figurazione, mentre l’impianto cromatico si nutre della scoperta dei colori, ora leggeri ora forti, e delle trasparenze, che si dileguano in chiazze di colore e luce. I colori, ordinati e distinti all’interno di spazi liberi, danno alla struttura il vigore tonale, essenziale dal punto di vista dello spazio.
I visitatori ora possono scoprire, l’architetto, lo scultore, il pittore, il giardiniere, il difensore della natura. Il formidabile controllo strutturale, l’invenzione di nuove tecniche di restauro e di costruzione prendono ispirazione dall’ambiente e dal patrimonio Mediterraneo. Un parco museo che riflette la sua idea di fusione tra uomo e natura, connubio tra storia e arte/architettura contemporanea.