MOSAICO MONUMENTALE
2006 – 2020
CHIOSTRO DELLA FORESTERIA
Un capolavoro MUSIVO in progress iniziato nel 2006 e continuato fino al 2020, anno della morte di Nik Spatari. Con l’opera musiva monumentale di 1400 mq nel chiostro della foresteria viene raggiunta la pienezza della sua arte: il disegno è la base da cui l’artista parte per individuare forma e colori. I mosaici non sono visti come semplice suggestiva decorazione di una superficie, ma come modello di una profondità, implicante la terza dimensione attraverso una intricata rete di linee di forza, mobili e mutevoli nello spazio e nel tempo.
Ad ogni colore utilizzato nell’opera monumentale musiva, all’interno di geometrie rigorose che conducono alle composizioni dimensionali, si accompagna una simbologia definita a priori. Le geometrie svolgono una funzione primaria nei mosaici: quale risultato di comunicazione visiva meditata e percezione reale, contrapposto ai colori della realtà che il disegno rappresenta.
La geometria è il linguaggio dell’uomo, ha inventato ritmi, misura e unifica, struttura lo spazio, indicando una direzione orientata. Lo spazio diventa spazio spirituale connotato dai simboli il cui significato non è quello esteriore e superficiale della decorazione bensì quello anticonvenzionale di rafforzare la modifica della percezione dello spazio che l’opera musiva deve compiere.
L’opera serve anche come stimolo psico-fisiologico, grazie alla forza della sua policromia di alcuni simboli storicamente personalizzati; in questo modo, l’attenzione dell’occhio del fruitore, lo sguardo, viene monopolizzato dal mosaico, che diventa preminente rispetto alla spazialità nonostante che sia pienamente integrato con l’architettura. Sia come artista sia come architetto, dunque, Spatari è spinto a interessarsi di questa arte rinnovata, il mosaico, che viene riabilitato, dopo una dimenticanza durata troppo tempo.
La Bibbia è il grande libro di Nik. Lo ha letto e riletto, e rappresentato in migliaia di opere. Miti e leggende, divinità e popoli, peccato e salvezza, trasgressione e conversione. Una vicenda di uomini e donne che per vivere l’avventura della vita devono superare mille ostacoli e vincere mille battaglie.
Piccole tessere di un mosaico infinito che è la storia dell’uomo, raccontata da Nik, dalla civiltà sumera fino alla Resurrezione del Cristo, passando per il Vecchio Testamento, lungo le pareti della Foresteria di Musaba. Certamente il mosaico monumentale più complesso e articolato dell’arte contemporanea italiana.
Il capolavoro musivo nel Chiostro della Foresteria
è il testamento di Nik Spatari alla Calabria e al mondo intero.