Cari amici,
purtroppo, di recente abbiamo trovato dei frammenti dell’opera tridimensionale “Il sogno di Giacobbe”.
Il capolavoro realizzato dall’artista Nik Spatari negli anni ’90 e conosciuto come la Cappella Sistina della Calabria andrà distrutto se non agiremo subito! Prima dell’arrivo di Nik e Hiske, nel 1969, c’erano solo ruderi e macerie. I resti dell’ex Chiesa dell’anno mille all’interno dell’antico complesso monastico Santa Barbara che con le sue mura testimonia una storia che risale al IV secolo d.C. Dopo anni di lavoro le mura in pietra e la volta erano pronte. Nik iniziava a progettare il suo capolavoro, il Sogno di Giacobbe. Così l’arte contemporanea avrebbe avuto la sua Cappella Sistina. Quasi 500 anni dopo quella di Michelangelo Buonarroti, un’altra Volta per il nuovo millennio. Non sapremo mai quanto stancante e difficile sia stato dipingere da solo un così grande Sogno, un mix di colori e visione! È qualcosa che solo pochi artisti possono fare nella loro vita… Questo Sogno e questa Cappella sono un dono per tutti noi. Non c’è artista, qualsiasi sia la sua arte, che lavori solo per sé stesso. Tutti gli opposti sono riuniti in questa storia… la conversione e la tentazione, un solo Dio e gli dei pagani, le luci e le ombre di quel tempo. Spatari usa i colori per mostrare all’uomo di oggi la bellezza eterna di quel Sogno Un antico manifesto diceva “Sorgerà arte dalle rovine” – Questo è quello che è successo al MUSABA.